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I mestieri del fiume Arno

Sebbene le prime presenze umane lungo le rive dell'Arno risalgano all'età del Bronzo, fu in epoca medievale, in particolare dall'anno 1000, che si verificarono i primi insediamenti sfruttando i vantaggi commerciali offerti dalla navigazione delle acque. E' in questo periodo che nascono numerose figure professionali legate alla navigazione fluviale.

I mestieri praticati dalle popolazioni di Limite erano infatti i navicellai, i bordotti, i calafati, i vetturali e i maestri d'ascia, almeno fino al 1848, anno in cui venne realizzata la linea Ferroviaria Leopolda che collegava tre importanti città della Toscana: Firenze, Pisa e Livorno.

Tra il XVI e il XVII secolo i commerci lungo il fiume Arno aumentarono notevolmente, grazie anche alla facilità di trasporto lungo il fiume, permettendo lo sviluppo di diversi insediamenti e scali fluviali che gestivano il traffico di cereali e di molti prodotti dell'agricoltura provenienti dalle campagne circostanti.

I mestieri praticati dagli uomini di Limite erano i navicellai (conduttori delle imbarcazioni), i calafati (operai che rendevano stagne le giunzioni delle imbarcazioni), i vetturali (conducenti di cavalli e muli per il trasporto di persone e merci), e i maestri d'ascia (operai specializzati nella costruzione di imbarcazioni in legno). Quest'ultima specializzazione è stata tramandata fino ai giorni nostri, grazie ad alcune aziende famose in Toscana e all'estero.

Anche l'abitato di Capraia sfruttò le risorse del fiume Arno e del territorio per il proprio sviluppo economico, le materie prime estratte dal terreno come le argille e le crete permisero la nascita di una fiorente industria della terracotta, della maiolica e della ceramica. L'abbondante legna ricavata nei boschi circostanti alimentava le fornaci e l'Arno permetteva i trasporti dei loro manufatti.
Tutte le risorse offerte dal territorio della valdelsa e dalla Toscana erano strumenti per lo sviluppo e la crescita dei comuni di Capraia e Limite.

Col passare degli anni aumentò la concorrenza della vicina Montelupo i cui maestri erano probabilmente più attenti alla ricerca del gusto e ai cambiamenti di mercato. Tuttavia ancora oggi ci sono alcune fabbriche di ceramica conosciute in tutta la Toscana e molti abitanti della zona lavorano in questo settore, oggi fortemente specializzato.

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Antichi mestieri
Esistevano un tempo mestieri il cui sapere era nelle mani di coloro che lavoravano con l’esperienza tramandata da padre in figlio a garanzia di un futuro dove il senso della vita risiedeva nelle piccole cose, senso che oggi si riscopre attraverso preziosi manufatti artigianali. Com‘è sempre avvenuto nella storia dell’umanità e delle scoperte più importanti, anche ciò che oggi è l’artigianato è nato dalle esigenze e dalle necessità essenziali per la vita quotidiana dell’uomo.
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L'antica industria navale di Capraia e Limite
La necessità di trasportare le merci lungo il fiume Arno verso Firenze o verso la Costa della Toscana, permise lo sviluppò una grande industria navale e cantieristica nei pressi di Capraia e Limite, i cui “navicellai” erano considerati i migliori navigatori dell'Arno.
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