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Il Barco Reale dei Medici

Il Barco Reale dei Medici, - il cui termine deriva dalla parola "barca" o "barga" ad identificare un terreno rialzato e circoscritto da un recinto - venne realizzato nel XVII secolo per volontà della famiglia dei Medici per farne una grande riserva di caccia.

I nobili della Toscana erano soliti, infatti, impreziosire i territori di loro proprietà con costruzioni di ville e palazzi che ancora oggi sono si possono ammirare in molote parti della campagna Toscana.

Tutto ebbe inizio nel 1470 quando Lorenzo Il Magnifico acquistò una serie di terreni nel Montalbano vicino a Poggio a Caiano. A questi si aggiunsero altri terreno paludosi acquistati a basso prezzo da Cosimo 1° e poi da Ferdinando 1°.

Terminato nel 1626, il Barco Reale fu destinato alla salvaguardia di alcune specie animali e vegetali, probabilmente uno dei primi parchi naturali della Toscana, oltre riserva di caccia dei granduchi di Toscana.

La proprietà, che includeva anche diverse fattorie, venne recintata da un muro alto 2 metri, intervallato da cancelli e da piccoli ponti per il passaggio di alcuni ruscelli, lungo ben 50 chilometri.

Con l'avvento dei Lorena nel 1738, il Barco Reale, dopo una decadenza dovuto al declino della caccia, su soggetto ad uno sfruttamento più razionale delle risorse, istituendo il "Ministro dei Boschi del Barco" che si occupava della gestione e del commercio del legname.

Nella seconda metà del XVIII secolo, dopo un periodo di decadenza dovuta alla diminuzione della richiesta del legno, vennero ordinati da Pietro Leopoldo – Granduca di Toscana - dei lavori di ristrutturazione del Barco, tuttavia, le spese troppo alte per la gestione portarono ad una graduale vendita dei terreni, delle fattorie e alla demolizione di alcune parti del muro perimetrale.

Oggi, anche se non esiste più il Barco Reale, si trovano ancora tracce dei muri perimetrali a testimonianza del valore storico e monumentale del territorio del Montalbano.