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La lavorazione della terracotta

Da secoli, in Toscana, l’uomo si dedica alla lavorazione dell’argilla per produrre manufatti per uso agricolo come conche per il bucato, coppi per l’olio, coperture per i tetti e tubi per le condutture che venivano smaltati all’interno o per creare opere di rara bellezza.
Anche se Montelupo è più conosciuta per l’arte della ceramica, la lavorazione della terracotta subì un interessante sviluppo che si è protratto fino ai giorni nostri.

Il centro di questa attività ebbe origine nella località di Samminiatello, a pochi chilometri da Montelupo, come testimoniano alcuni documenti risalenti al 1500. Le prime fornaci di terracotta si trovavano nei pressi del fiume Arno, per avvalersi della forte disponibilità di ottima argilla estraibile lungo le sponde del fiume col sistema dei “marroni”, cioè dei ripiani lungo le rive dove in inverno, durante le piene, la terra andava a depositarsi.

Il fiume era inoltre una importante via di comunicazione per il trasporto dei prodotti delle fornaci: questi venivano portati a Firenze, Pontedera, Pisa e Livorno per mezzo di navicelli - barche molto grandi guidate dai navicellai -, mentre altri luoghi più interni della Toscana, come Lucca, venivano raggiunti con i “barrocci” (carri guidati da muli).

Nelle fornaci i manufatti venivano messi a seccare sotto le logge, prima della cottura nel forno; per accendere il fuoco veniva utilizzato il legname ricavato dai boschi del Montalbano. La cottura dei manufatti di grosse dimensioni, come mattoni ed embrici, poteva durare anche una settimana.

L’artigianato della terracotta si è diffuso nel tempo in tutta la Toscana, e ancora oggi a Montelupo non mancano artigiani e fabbriche dedicate alla creazione di prodotti in terracotta come statue e vasi di tutte le dimensioni e oggetti per l’arredamento della casa e del giardino.

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I maestri ceramisti
La lavorazione della ceramiche che ha reso famoso Montelupo, fu per merito di esperti maestri ceramisti e vasai, che con la loro abilità realizzarono opere che ancora oggi è possibile ammirare in molte ville e chiese sparse in tutta la Toscana.
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Storia della ceramica di Montelupo in Toscana
La tradizione della ceramica a Montelupo risale alla seconda metà del XIII secolo, quando si iniziano a produrre le prime “maioliche arcaiche”. Queste prime lavorazioni della ceramica con rivestimento smaltato sono simili a quelle effettuate in altre zone della Toscana come Pisa, Firenze, Bacchereto e Pistoia, con decori simili alle ceramiche smaltate della Catalogna, della Provenza e delle Baleari.
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L'artigianato della ceramica
Nel territorio di Montelupo sono attive oltre 120 aziende che occupano circa 1300 addetti nella lavorazione delle ceramiche tradizionali e dal design contemporaneo, nella produzione delle materie prime, terrecotte e piastrelle.
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L'artigianato della terracotta
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Origine del nome di Montelupo
L'importanza della posizione geografica sulle sponde del fiume Arno a controllo dei traffici commerciali che, attraversando la Toscana si muovevano tra Firenze e Pisa, fece di Montelupo un territorio molto ambito, soprattutto da parte dei vicini Conti Alberti del castello di Capraia.
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