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Il clima in Valdelsa
La posizione geografica centrale nel contesto della Toscana, determina in Valdelsa un clima dove ritroviamo le caratteristiche del clima continentale e di quello Mediterraneo dove gli influssi marittimi del Tirreno si affiancano a quelli montani legati alle altitudini dell'Appennino.
La dorsale appenninica protegge quasi interamente la Toscana dai gelidi venti settentrionali, per cui abbiamo inverni più miti, a parità di latitudine, rispetto al versante orientale della penisola italiana; per lo stesso motivo, le nevicate sono rarissime al di sotto dei 400 m di quota.
Le piogge sono tipiche delle stagioni intermedie e raggiungono i massimi in autunno e primavera e sono mediamente tra i 600 e i 700 mm annui e più abbondanti a prossimità dei rilievi.
Le temperature medie annue, si aggirano intorno ai 16°C. In primavera e in autunno, tra marzo e la fine di maggio e dalla metà di settembre alla prima metà di dicembre, le temperature medie oscillano tra i 15°C e i 21°C rendendo piacevoli le escursioni nelle vicine città d’arte o la pratica di sport all’aperto.
Nel periodo estivo a fronte di una temperatura media di 25°C si raggiungono i valori massimi, che spesso si avvicinano e toccano i 37°C, mentre in inverno e si contrappongono a minime invernali abbastanza miti, raggiungendo difficilmente temperature sotto lo zero.
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Natura e territorio
Il territorio della Valdelsa è una delle aree ecologicamente meglio preservate della Toscana e d’Italia. Richiama alla mente, almeno nell’immaginario collettivo, il paesaggio classico della campagna Toscana o fiorentina: le colline del vino e dell’olio, con i boschi ad altezze maggiori e l’uomo insediato sulla sommità delle colline, in borghi medievali dalla posizione dominante o in sparse case coloniche, ville rinascimentali, castelli (spesso oggi divenute fattorie e agriturismo) e antiche pievi a cui si arriva percorrendo strade tra filari di cipressi tra curve, salite e discese che rendono questo territorio un vero paradiso per gli amanti delle vacanze in bicicletta.
La Valdelsa è un territorio attraversato dal fiume Elsa che percorre per 71 chilometri un territorio delimitato ad Est dai monti del Chianti, a Sud e ad Ovest dalle colline tra San Gimignano e Volterra e a nord dalla valle del fiume Arno e i monti del Montalbano.
L’idrografia è relativamente abbondante: oltre al Padule di Fucecchio, la più grande riserva paludosa della Toscana, Elsa, Pesa, Arno sono i principali corsi d’acqua, ricchi di affluenti a carattere torrentizio alimentati principalmente dalle piogge.
La storia insegna che le aree di transito fluviali o stradali sono spesso contese. Così la Valdelsa fu in antichità un territorio conteso tra Firenze, Siena, Lucca, Pistoia, San Gimignano e Volterra.
La Valdelsa è un territorio Le grandi aree boschive si trovano a Nord tra le colline del Montalbano e a Sud nei pressi di Montaione caratterizzate da una vegetazione tipica della “macchia mediterranea” come corbezzoli, pungitopo, lentischi e agrifogli, e da piante ad alto fusto come querce, lecci, castagni, carpini e frassini che un tempo fornivano il combustibile per le fornaci del vetro, della ceramica e della terracotta.
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Personaggi famosi
Breve descrizione e presentazione dei personaggi famosi della Valdelsa e della Toscana.
- Leonardo Da Vinci
- Leonardo Da Vinci, nato ad Anchiano nei pressi di Vinci il 15 Aprile 1452, è senza dubbio uno dei personaggi più famosi e conosciuti al mondo, rappresenta la creatività, l'ingegno e l'inventiva italiana. Leonardo fu inventore, poeta, filosofo, architetto ed ingegnere e prestò la sua opera per molte famiglie nobili della Toscana e in altre parti d'Italia come Milano, Roma, Venezia ed Urbino.Continua a leggere >
- Pierfrancesco Da Vinci
- Pierfrancesco Da Vinci nipote del più noto Leonardo nacque a Vinci nel 1530, fu uno scultore molto attivo in Toscana, e molto capace al punto che anche il Vasari lo ricorda come un bambino prodigio. Le sue opere si possono ammirare a Firenze e nei più famosi museo del mondo.Continua a leggere >
- Bartolomeo Sinibaldi "Baccio Da Montelupo"
- Bartolomeo Sinibaldi detto Baccio da Montelupo nacque a Montelupo in una famiglia di modesta estrazione nel 1469. Fu uno dei più apprezzati artisti e scultori della Toscana con opere dedicate ai temi religiosi.Continua a leggere >
- Jacopo Carrucci "Il Pontormo"
- Jacopo Carrucci, nacque il 24 maggio 1494 a Pontormo, un piccolo borgo nei pressi di Empoli. Allievo di Andrea del Sarto, è considerato, insieme a Rosso Fiorentino, uno dei più grandi artisti e pittori toscani della corrente del “Manierismo”. Alcuni dei suoi dipinti più famosi si trovano nella Chiesa di Santa Maria Novella e nella Chiesa della Santissima Annunziata a Firenze.Continua a leggere >
- Ferruccio Busoni
- Il pianista e compositore Ferruccio Busoni, nato ad Empoli nel 1866, è considerato uno dei maggiori esponenti della musica contemporanea. La passione per la musica fin dall’età di sette anni, lo portarono a scrivere il suo primo concerto per pianoforte e archi a dodici anni e a diplomarsi al conservatorio a sedici anni.Continua a leggere >
- Jacopo Chimenti "L'Empoli"
- Jacopo Chimenti detto L’Empoli, nacque a Empoli nel 1551. Questo famoso pittore iniziò la sua carriera artistica presso la bottega di di Maso da San Friano. Le sue opere sono sparse a Firenze e in molte chiese della Toscana.Continua a leggere >
- Bartolomeo Intieri
- Bartolomeo Intieri nacque a Montespertoli il 16 gennaio del 1678. Trascorse la maggior parte della sua vita a Napoli dove si dedicò agli studi di teologia filosofia. Fu un famoso scienziato, i cui studi naturalistici e scientifici lo portarono a da diventare il punto di riferimento tra uomini di stato e docenti. Fu anche inventore di macchinari per l’agricoltura.Continua a leggere >
- Michelangelo Tilli
- Michelangelo Tilli fu un noto studioso di botanica, fisica e chimica nato a Castelfiorentino nel 1655 e medico di bordo della flotta del Granducato di Toscana. La sua passione per la botanica lo spinsero ad occuparsi del Giardino Botanico di Pisa.Continua a leggere >
- Benozzo Gozzoli
- Benozzo di Lese chiamato Benozzo Gozzoli dal Vasari nacque a Firenze nel 1420. Fu un allievo del Beato Angelico da cui imparò l’arte della pittura. Fu un pittore molto attivo in Toscana e in Valdelsa in particolare tra Castelfiorentino e Certaldo. Oggi le sue opere sono esposte nei più Famosi musei del mondo.Continua a leggere >
- Francesco Chiarenti
- Francesco Chiarenti nacque a Montaione nel 1766, fu dottore in medicina formulando un'interessante teoria sui vasi linfatici. Le sue pubblicazioni mediche di Chiarenti furono molto apprezzate anche fuori della Toscana. Tuttavia la passione per l’agricoltura lo portò a studiare le coltivazioni e nuovi metodi per rendere il terreno collinare più produttivo.Continua a leggere >
- Scipione Ammirato "Il Giovane"
- Cristoforo di Francesco del Bianco nacque a Montaione nel 1582. Venne chiamato Scipione Ammirato il Giovane perché divenne all’età di sedici anni il segretario dello storico Scipione Ammirato presso il granduca di Toscana Cosimo I de' Medici. Dopo aver conseguito il titolo di dottore in teologia ricopri incarichi diplomatici presso la corte di Francia per il granduca Cosimo II.Continua a leggere >
- Giovanni Gonnelli
- Giovanni Gonnelli fu un famoso scultore nato a Gambassi nel 1603. Allievo presso la bottega di Pietro Tacca, il suo talento fu apprezzato anche fuori della Toscana dalla famiglia dei Gonzaga che lo chiamarono a Mantova come scultore di corte. Anche dopo aver perso la vista, continuò a lavorare l’argilla riuscendo a modellarla affidandosi alla sua memoria e firmando le sue opere come il Cieco di Gambassi.Continua a leggere >
- Giovanni Boccaccio
- Giovanni Boccaccio nato a Certaldo nel 1313 è considerato insieme a Dante e Petrarca illustre rappresentante ed iniziatore della letteratura Italiana. Da sempre interessato alla letteratura classica, raffinò i suoi studi presso lo Studium di Napoli mettendolo in contatto con poeti, letterati, scienziati e artisti. L’opera più conosciuta e per cui divenne famoso fu il Decamerone.Continua a leggere >
- Indro Montanelli
- Indro Montanelli nacque a Fucecchio nel 1909. Laureato in giurisprudenza e scienze politiche Venne assunto come giornalista dal quotidiano Paris Soir e poi dall'Agenzia United Press. Giornalista e reporter di fama mondiale, fu il primo a documentare la rivoluzione Ungherese nel 1956 e ad intervistare personaggi famosi tra cui Winston Churchill, Charles de Gaulle, Luigi Einaudi, e Papa Giovanni XXIII.Continua a leggere >
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Storia della Valdelsa
Età del bronzo
La presenza umana in Valdelsa è documentata fin dall’età del bronzo, come testimoniano alcuni ritrovamenti di ceramiche nella zona di Capraia e Limite presso il parco archeologico di Montereggi ed alcuni reperti ritrovati nei pressi del Padule di Fucecchio relative a capanne costruite 15 secoli a.C.
Gli Etruschi
Tuttavia un vero e proprio sviluppo demografico si ebbe a partire dall’epoca degli etruschi, quando la Valdelsa si trova ad essere un territorio di passaggio obbligato durante il periodo di espansione di Fiesole, Volterra ed Arezzo. Da qui infatti merci e i viandanti percorrevano le strade come la Via Volterrana e utilizzavano il fiume Arno come via di comunicazione.
La presenza degli etruschi è testimoniata da numerosi ritrovamenti archeologici nei pressi di Gambassi Terme e Montaione che si trovavano lungo la Via Volterrana e vicino a Montelupo dove al tempo degli etruschi si trovava uno scalo fluviale sul fiume Arno. Anche vicino a Montespertoli risultavano abitare gli etruschi come risulta dalla toponomastica di alcune località: Coeli Aula, Poppiano e Montagnana.
Il periodo Romano
Durante il periodo romano si assiste ad una rapida decadenza. Il territorio della Valdelsa perse d’importanza a causa di una organizzazione territoriale imposta da Roma. Sono infatti scarsi anche i ritrovamenti, tuttavia la presenza dei romani è testimoniata dai ritrovamenti di una Cisterna Romana a Montaione utilizzata per la raccolta delle acque e dalla costruzione di alcune ville romane come la Villa Romana del Vergigno risalente al I secolo a.C i cui resti si trovano nei pressi di Montelupo.
Anche Certaldo, Gambassi furono abitate dai romani in quanto si trovavano nelle vicinanze di importanti direttive viarie per il commercio.
Dal 1000 al 1400
Fu a partire dal medioevo che nel territorio della Valdelsa avviene un’inversione di tendenza e acquista una vitalità notevole, agevolato dai traffici che si spostavano sulla Via Fracigena - un’arteria di importanza internazionale lungo la quale si spostavano i pellegrini che dal nord europa si dirigevano a Roma - e sulla Via Volterrana.
I terreni vengono coltivati e gli insediamenti abitativi crescono. La vitalità umana di questo periodo si riflette nella nascita dei primi lavori artigianali come la lavorazione del vetro e della ceramica, mentre nel resto del territorio rimangono agricoltura e allevamento. Anche dal punto di vista architettonico il territorio della Valdelsa assiste ad un rapido sviluppo.
E’ così che sono giunti fino ad oggi gli antichi borghi che mostrano chiaramente le loro origini medievali, le pievi e le chiese romaniche e i castelli, testimoni di un epoca di grande splendore come testimoniano ancora oggi i borghi – rimasti più o meno intatti - di Montaione e Gambassi, Certaldo, Capraia, Vinci, Cerreto Guidi e Fucecchio.
Anche quando non restano tracce architettoniche, ci sono i documenti e storia a raccontare di antichi castelli come quello di Semifonte, nata per volontà di Enrico VI e dei Conti Alberti nel 1180, giunta rapidamente a 15.000 abitanti e distrutta completamente dalle truppe di Firenze nel 1202.
Tutta la Valdelsa, diventa così il teatro preferito degli scontri tra città-stato della Toscana tra Firenze, Pisa, Siena, Pistoia, Lucca, Volterra e San Gimignano.
Fu in questo periodo che si succedettero le più importanti famiglie della Toscana. Tra il XI e il XIII secolo i territori a Nord della Valdelsa lungo il fiume Arno furono prima sotto il dominio dei Cadolingi come il Castello di Montelupo, il Castello di Fucecchio e poi dei Conti Guidi i quali possedettero, il Castello di Montelupo (strappandolo ai Cadolingi) il Castello dei Conti Guidi a Vinci e il castello di Cerreto Guidi (che si chiamò così proprio in onore di questa famiglia), ed avevano dei feudi a Empoli e Castelfiorentino.
Certaldo, così come il Castello di Capraia si trovava invece sotto il dominio del Conti Alberti di Prato.
Il prevalere di Firenze sulla Valdelsa – dalla valle dell’Arno fino a Gambassi e Certaldo – finì col strappare il dominio dei Conti Guidi e dei Conti Alberti (spesso distruggendo completamente alcune città come Semifonte distrutta nel 1202). Comunque l’espansione di Firenze in Valdelsa dopo numerose guerre è già completa ai primi del 1400 con l’affermarsi della propria supremazia politica ed economica nonostante la peste del 1348 e il conseguente calo demografico e decadenza economica.
Dal 1400 al 1600
Fu con il dominio di Firenze, sotto la guida della potente famiglia Toscane dei Medici – che in questo periodo la vitalità urbana si sviluppa, e con essa l’artigianato del vetro a Gambassi e Montaione, della ceramica a Montelupo, mentre il traffico di merci lungo il fiume Arno portò allo sviluppo dell’industria navale a Capraia e Limite. Nascono così nuovi mestieri come i “bicchierai” (e in seguito le “fiascaie”), i maestri d’ascia e i maestri della ceramica.
Nel resto del territorio le attività prevalenti sono l’agricoltura e l’allevamento.
A seguito dello sviluppo economico i Medici trasformano i vecchi castelli e manieri militari in ville (Villa dell’Ambrogiana a Montelupo, la Villa Medicea a Cerreto Guidi costruita da Cosimo I dei Medici sui resti del Castello dei Conti Guidi) per le loro dimore estive o adibiscono vasti territori per svago, come il Barco reale nei pressi di Capraia e Limite che era una riserva di caccia.
In questo periodo anche a Montespertoli, importanti e nobili famiglie come i Guicciardini, Frescobaldi, Acciaioli, Rucellai, Strozzi Barbadori costruiscono ville e castelli (Castello di Poppiano, Castello di Montegufoni e Castello di Sonnino).
Dal 1600 al 1900
Con il XVII secolo, inizia la decadenza della famiglia dei Medici e con essa inizia la crisi nel commercio, carestia e alcune pestilenze, tra cui quella del 1630 a Montelupo che decimò tanti maestri ceramisti, e quella del 1631 a Cerreto Guidi (una località nelle vicinanze si chiama ancora oggi Lazzaretto, che al tempo era il luogo dove venavi messi i malati di peste).
Dopo la famiglia dei Medici successe al Granducato di Toscana la famiglia dei Lorena.
Con l'inizio del XVIII secolo, per merito delle riforme del Granduca di Toscana Leopoldo I di Lorena, venne dato un nuovo impulso all'economia del territorio della Valdelsa, determinato anche dalla realizzazione di importanti vie di comunicazione mettendola in contatto con le più famose città della Toscana, in particolare realizzando la ferrovia Leopolda tra Firenze e Pisa e costruendo il ponte sul fiume Arno. (in questo caso Empoli divenne il maggior centro di scambi commerciali della Valdelsa e lo è tutt’oggi. Si sviluppò l’industria dell’abbigliamento, della pelle e del vetro).
Il principale provvedimento legislativo voluto da Pietro Leopoldo di Lorena fu l'abolizione della pena di morte, avvenuta il 30 novembre 1786, che ha permesso al Granducato di Toscana di diventare il primo stato al mondo nel quale è stata abolita la pena capitale.
Anche il territorio lungo la valle del fiume Elsa, si sviluppò a partire dal 1700 e in particolare dal 1849 quando fu costruita la ferrovia Empoli-Siena favorendo la crescita di attività artigianali legate alla lavorazione del vetro e del tabacco.
Inoltre, grazie alla politica dei Lorena, il territorio lungo la valle dell’Elsa si sviluppa in seguito con la valorizzazione del territorio grazie alla scuola di Agraria Italiana di Cosimo Ridolfi istituita nella Villa di Meleto nei pressi di Castelfiorentino.
Dal dopoguerra ad oggi
Ancora oggi l’attività industriale si concentra lungo le principali arterie stradali, lungo la statale 429 nella valle del fiume Elsa, affiancata dalla ferrovia Firenze Siena e la superstrada Firenze-Pisa-Livorno che corre di fianco alla ferrovia Firenze-Pisa.
Il decollo economico a partire dagli anni ’50, a seguito della ricostruzione del dopoguerra cresce il fenomeno della deruralizzazione mettendo in crisi definitivamente il sistema agricolo basato sulla mezzadria, e vide sviluppare l’industria dell’abbigliamento, delle cornici, mobilifici e calzaturifici tra Castelfiorentino e Certaldo, l’industria del vetro e della ceramica tra Empoli e Montelupo, e della pelle a Fucecchio.
Nonostante lo sviluppo dell’industria, è sempre l’agricoltura a dare l’impronta al territorio. In particolare, (i territori che non si affacciano direttamente sulle vie di comunicazioni) i territori di Montaione, Gambassi Terme, Montespertoli e Vinci primeggiano in Toscana per la bellezza del loro territorio e per la qualità dei prodotti tipici.
Oggi, anche se sono diminuiti alcuni tipi di colture e si sono ridimensionati gli allevamenti, restano ancora notevoli le coltivazioni di oliveti e vigneti con la produzione di olio e vino che ogni anno richiamano grandi flussi turistici da tutto il mondo (attratti anche dalle produzioni artigianali di grande qualità), ed in particolare dai vicini stati europei e dagli Stati Uniti, che vengono alla scoperta delle antiche tradizioni culturali, gastronomiche e artigianali ancora vive negli abitanti della Valdelsa.
Se a questo si aggiunge un territorio che è rimasto incontaminato, si deduce che oggi il turismo è l’industria del nuovo millennio.
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